Una poesia tratta da The War Poems of Siegfried Sassoon (1919) di Siegfried Sassoon.
Ovviamente la war di cui si parla è la Grande Guerra.
In particolare si ricorda la battaglia di Passchendaele (nota anche come Terza battaglia di Ypres), combattuta sul fronte occidentale tra il 31 luglio e il 6 novembre del 1917.
Le passerelle da trincea (si veda la foto a lato) erano dei rudimentali pianali, costruiti con assi di legno, che servivano a rendere "agevole" il passaggio dei soldati.
Il Lord Derby che viene citato è Edward Stanley, XVII conte di Derby. Il suo programma di arruolamento entrò in vigore nel 1915.
Memorial Tablet
Squire nagged and bullied till I went to fight
(Under Lord Derby's scheme). I died in hell -
(They called it Passchendaele); my wound was slight,
And I was hobbling back, and then a shell
Burst slick upon the duck-boards; so I fell
Into the bottomless mud, and lost the light.
In sermon-time, while Squire is in his pew,
He gives my gilded name a thoughtful stare;
For though low down upon the list, I'm there:
"In proud and glorious memory"-that's my due.
Two bleeding years I fought in France for Squire;
I suffered anguish that he's never guessed;
Once I came home on leave; and then went west.
What greater glory could a man desire?
Targa a ricordo dei Caduti della Grande Guerra
Umiliato e vessato dal padrone finché non andai al fronte,
(grazie alla legge sull’arruolamento di Lord Derby). Morii nell’inferno ‒
(Però lo chiamavano Passchendaele). Avevo ferite leggere,
e stavo trascinandomi dietro le linee, quando una granata
esplose proprio sopra la improvvisata passerella: così caddi
nel fango senza fondo, e resi l’anima a Dio.
All’ora della predica, mentre il padrone siede alla sua panca,
gli cade lo sguardo pensoso sul mio nome a lettere d’oro;
perché, anche se verso il fondo della lista, ci sono anch’io;
«Alla memoria gloriosa e imperitura...» è quanto mi spetta.
Due terribili anni in Francia ho combattuto, per il padrone:
ne ho passate tante che lui neanche immagina.
Una sola volta a casa in licenza: e poi il gran salto…
Quale gloria più alta può mai desiderare un uomo?
Siegfried Sassoon (trad. Giorgio Miglior)
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